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Pipa in radica d'erica

L'erica arborea (in sardo ha tanti nomi: kastanariu, iscoba, kastannarzu, tuvara era, scopa masciu, iscoparzu, sabina 'emina) o scopa da bosco, è un arbusto sempreverde alto 4-7 m, con rami eretti e corteccia scura, tipico della macchia mediterranea sarda. Il legno delle radici (radica) dell'erica arborea viene utilizzata per fabbricare le pipe e l'erica sarda è la più pregiata.

Giorgio Micheli è un maestro di fama mondiale nella realizzazione di pipe artigianali e lavorazione della radica d'Erica. Giorgio è nipote di Alemanno Nannini, scopritore della preziosa radica di erica nell’Ogliastra, dove nel 1888 impiantò il primo laboratorio per la lavorazione di questo legno dal quale ricavava preziose pipe esportate in tutto il mondo.

Dopo la morte di Alemanno Nonnini, quest’arte era pressoché scomparsa, è stata rivalorizattà da Giorgio Micheli che ha ereditato dal nonno il mestiere, ma soprattutto i segreti, della creazione delle pipe. L’estimatore più noto delle pipe di Giorgio Micheli è stato Sandro Pertini. “Mio nonno, ha spiegato Giorgio Micheli, produceva le pipe, ma anche gli abbozzi in radica di erica che venivano spedite alle grandi case Savinelli e Wasunt di Milano e Livorno, le quali spedivano le loro pipe in Inghilterra, Germania, Francia, Danimarca e Stati Uniti.

Il segreto di queste pipe sta proprio nella materia prima, rappresentata dalla radica di erica che cresce spontanea e in dimensioni eccezionali in Ogliastra, Limbara, Sarroch. A mio avviso si tratta della migliore radica da pipe. Gli estimatori, quando imboccano una pipa di radica sarda, si accorgono di avere in bocca un prezioso strumento da fumo”.

Fonte: Sardegna Punto Radio

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